Riki Massini è un ragazzo cresciuto nella musica, che vive per la musica. Gli piace starsene in disparte. Non lo noti, non lo senti, non si atteggia, ma quando sale sul palco la storia cambia. Eccome. E’ difficile poterlo etichettare e, forse, nemmeno lo vorrebbe Riki che, comunque, un idolo pure lui ce l’ha. Ed è uno di quei personaggi scomodi che, come lui, voleva suonare e non atteggiarsi a star come tanti suoi colleghi. Questo personaggio era il mai troppo compianto Rory Gallagher, con la famiglia del quale il nostro Riki ha stretto un legame di amicizia.
Dalla piccola Biella a Cork, nella verde Irlanda, dove Riki è amato e apprezzato e dove la sua storia musicale ha lasciato un segno. Non a tutti capita di potersi esibire nella patria di Gallagher e, tantomeno, di poter apparire ad una delle più importanti emittenti radiofoniche mondiali: la BBC, voluto da Alan Thompson per il suo Show. Ma Riki Massini non è un clone del famoso chitarrista irlandese, ha solamente attinto alcuni segreti per creare le propria personalità musicale fatta di corposo rock blues, sia elettrico che acustico, dove ogni sera è una nuova esperienza e ogni concerto diverso da quello precedente. Questo lo fanno quelli bravi sul serio che si vogliono divertire suonando.
Che sia la National, suonata in fingerpicking, o l’adorata Stratocaster, con la quale incendiare le sue esibizioni, un concerto di Riki Massini è un’esperienza che lascia il segno. “One of Italy’s finest blues guitarists, and a fantastic and generous friend” così lo definisce Mick Abrahams che di chitarristi se ne intende, lui che la storia del rock mondiale l’ha fatta coi suoi Jethro Tull, la famosissima band inglese dalla quale proviene il batterista Clive Bunker che spesso divide il palco con Riki, anche questo a conferma della bravura del nostro artista. Popolare in gran parte dell’Europa che conta nel giugno 2016 Riki è stato invitato come rappresentante italiano al Chicago Blues Festival dove ha potuto esibirsi in più episodi al Grant Park Jackson & Columbus in quello che, forse, è il più importante blues festival del mondo. Tutto questo a sancire una carriera sempre in crescendo con i giusti passi e la consapevolezza di quello che si vuol fare: una vita per la musica.